
Accessibilità e tutela ENS e PROSPETTIVA DONNA fianco a fianco per un unico obiettivo
- Dettagli
- Visite: 53
L’incontro “Sguardi Indomiti: La Resistenza delle Donne con Disabilità: storia di violenza e rinascita”, tenutosi il 17 novembre al Grand Hotel President di Olbia, ha messo in luce l’urgenza di rendere pienamente accessibili i percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Le testimonianze delle relatrici e delle associazioni presenti hanno mostrato come le donne con disabilità vivano forme di discriminazione sovrapposte, che amplificano vulnerabilità e isolamento.
Tra queste, le donne sorde affrontano ostacoli specifici: difficoltà di comunicazione, mancanza di interpreti LIS nei servizi, scarsa accessibilità delle informazioni. Barriere che possono impedire di chiedere aiuto o riconoscere tempestivamente la violenza. Per questo l’accessibilità comunicativa rappresenta una vera forma di protezione: garantisce autonomia, consapevolezza e la possibilità di diventare protagoniste del proprio percorso di uscita dalla violenza.
Durante l’evento è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Regionale dell'ENS per la Sardegna, Cav. Sergio Cao, che ha ricordato l’importanza del protocollo firmato nel 2023 con i Centri Antiviolenza di Olbia e Oristano, un accordo che ha segnato un passo decisivo nel rendere i servizi più inclusivi e adeguati alle esigenze delle donne sorde. Il protocollo favorisce collaborazione, formazione e presenza strutturata di interpreti LIS, contribuendo a creare un sistema di tutela più equo ed efficace. Erano presenti anche i Presidenti della Sezione Provinciale ENS di Sassari, Ignazio Cao, e della Sezione Provinciale ENS di Oristano, Aldo Moreggio, la cui partecipazione ha sottolineato ulteriormente l’impegno dell’ENS nel promuovere accessibilità, tutela e pari diritti in tutto il territorio regionale.
L’incontro ha dunque ribadito che l’accessibilità non è un dettaglio tecnico ma un diritto fondamentale: solo abbattendo le barriere comunicative è possibile garantire protezione reale, sostegno qualificato e piena partecipazione alle donne sorde. Una condizione indispensabile per trasformare la violenza in un percorso di resistenza e rinascita.
Consulta regionale per i Servizi sociali, socio-sanitari e sanitari
- Dettagli
- Visite: 82
Il Consiglio Regionale dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) Sardegna ha partecipato, in data 10 novembre 2025, alla Consulta regionale per i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari convocata dall’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna.
Nel corso dell’incontro è stato comunicato che, per quanto riguarda l’attuazione del “Progetto di Vita” previsto dal D. Lgs. 62/2024, la Regione Sardegna ha avviato la fase di sperimentazione nella provincia di Sassari, individuata tra le 90 province campione a livello nazionale.
A tal fine, è stato avviato un articolato percorso di informazione e formazione degli operatori, che affronta le aree tematiche indicate dal decreto legislativo, attraverso una serie di incontri riconosciuti con crediti formativi. L’obiettivo del programma regionale è ambizioso: formare circa 1.600 operatori nell’arco del prossimo anno, garantendo competenze adeguate alla nuova prospettiva di presa in carico della persona con disabilità.
Numerosi e di grande interesse gli interventi che si sono susseguiti nel corso della Consulta.
Per il Consiglio Regionale ENS è intervenuto il dott. Roberto Careddu, che ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del percorso di attuazione del D. Lgs. 62/2024 e del DPCM 30/2025, sottolineando come questi provvedimenti rappresentino un passo concreto verso un modello centrato sulla persona, sulla valutazione multidimensionale e sulla costruzione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.
Il dott. Careddu ha inoltre ricordato che, nell’ottica dell’accomodamento ragionevole e della piena partecipazione delle persone con disabilità, è indispensabile che le istituzioni pubbliche e gli operatori socio-sanitari adottino misure efficaci per rimuovere le barriere comunicative e relazionali che ancora oggi ostacolano l’accesso ai diritti delle persone sorde.
L’ENS è impegnato da sempre nella promozione dell’inclusione sociale, culturale e lavorativa e nella diffusione della Lingua dei Segni Italiana (LIS), riconosciuta dalla Legge 130/2021 come strumento essenziale di partecipazione e uguaglianza. Tuttavia, le persone sorde continuano spesso a trovarsi in condizione di svantaggio comunicativo, soprattutto nell’interazione con i servizi sanitari, sociali e giudiziari, a causa della carenza di personale formato nella LIS e della mancanza di interpreti nei contesti istituzionali.
In quest’ottica, l’ENS ha proposto che la Regione Sardegna inserisca, nei piani formativi territoriali previsti dal DPCM 30/2025, moduli specifici dedicati alla conoscenza della LIS, rivolti agli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari, ai servizi sociali comunali e territoriali, nonché ai centri di valutazione multidimensionale introdotti dal D. Lgs. 62/2024.
Il Consiglio Regionale ENS Sardegna ha inoltre offerto la propria collaborazione tecnico-didattica per:
- la progettazione di corsi LIS di base e avanzati;
- la selezione e l’accreditamento di formatori qualificati;
- la sensibilizzazione degli operatori sull’approccio relazionale e culturale alla sordità;
- l’integrazione della formazione LIS nei percorsi di aggiornamento permanente del personale pubblico.
«Se vogliamo davvero migliorare la qualità dei servizi regionali -ha sottolineato Careddu- dobbiamo renderli accessibili, inclusivi e rispettosi della diversità comunicativa. Solo così il Progetto di Vita potrà realizzarsi pienamente per tutti, senza esclusioni.»
È inoltre intervenuto il Presidente Regionale ENS Cav. Sergio Cao, che ha evidenziato come il “Progetto di Vita” debba necessariamente partire dal pieno riconoscimento dello stato di sordità (Legge 381/70), inteso non come mera disabilità sensoriale, ma come condizione linguistica e culturale specifica, distinta da altre forme di disabilità.
Tale riconoscimento -ha sottolineato il Presidente- rappresenta il presupposto fondamentale per garantire una presa in carico realmente personalizzata e rispettosa dell’identità della persona sorda, nella prospettiva del modello biopsicosociale delineato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Desideriamo ringraziare sentitamente l’interprete LIS Simonetta Ortu, che con grande professionalità ha curato la traduzione in Lingua dei Segni Italiana dell’intera riunione, garantendo così la piena accessibilità e partecipazione delle persone sorde ai lavori della Consulta.
Il Consiglio Regionale ENS Sardegna auspica che questa fase sperimentale rappresenti l’inizio di un percorso virtuoso e duraturo, capace di tradursi in risultati concreti per la piena partecipazione delle persone sorde e di tutte le persone con disabilità nella vita sociale della nostra Regione.
Giornata di Formazione Ministero per le Disabilità ed ENS - Roma, 19 settembre
- Dettagli
- Visite: 72
Il 19 settembre scorso, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, si è svolta la Giornata di Formazione promossa dal Ministero per le Disabilità e dall’Ente Nazionale Sordi (ENS).
All’evento ha preso parte anche l’intero Consiglio Regionale ENS per la Sardegna, rappresentato dal presidente Cav. Sergio Cao e dai consiglieri Filippo Serra ed Efisio Vaccargiu.
Nel corso degli interventi è stato ricordato come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia, non introduca nuovi diritti, ma rafforzi quelli già riconosciuti, adattandoli alla condizione di disabilità. È stato sottolineato che Stati e soggetti privati hanno l’obbligo di rispettare e promuovere tali diritti, che assumono un valore superiore rispetto ad alcune norme nazionali, rafforzando così la tutela dei diritti umani.
Ampio spazio è stato dedicato all’analisi del quadro normativo italiano, che negli ultimi anni si è evoluto passando da un approccio assistenziale e biomedico a uno biopsicosociale. Questo cambiamento permette una valutazione multidimensionale e partecipativa della persona, finalizzata alla definizione di un progetto di vita personalizzato. La recente riforma del 2024 ha unificato le procedure di accertamento, distinguendo tra sostegno lieve, medio e intensivo a seconda delle necessità, e rafforzando il ruolo di istituzioni e autorità nel garantire inclusione e pari opportunità.
Un approfondimento specifico è stato dedicato al riconoscimento della condizione di sordità. La procedura si avvia su richiesta dell’interessato (o di un suo rappresentante) tramite certificato medico introduttivo. Segue la valutazione da parte di un’Unità di Valutazione di Base (UVB), che comprende l’intervista WHODAS 2.0 per analizzare la partecipazione e le funzioni quotidiane. Il certificato rilasciato ha validità illimitata e attesta il grado di disabilità, i sostegni necessari e i benefici connessi, tra cui agevolazioni fiscali e assistenza sanitaria.
È stato inoltre illustrato il concetto di accomodamento ragionevole, introdotto dalla Convenzione ONU e normato in Italia dal D.Lgs. 62/2024. Si tratta di misure personalizzate per garantire pari diritti alle persone con disabilità quando le regole standard non bastano. Gli adattamenti possono riguardare sia barriere permanenti (ad esempio architettoniche), sia ostacoli temporanei (come lavori stradali), purché non impongano oneri sproporzionati. La richiesta può essere presentata dalla persona con disabilità o dai suoi familiari/tutori, e deve sempre essere valutata in base a efficacia, adeguatezza e sostenibilità.
Infine, è stato presentato il concetto di progetto di vita, che segna un passo in avanti rispetto al precedente progetto individuale. Questo strumento mette la persona al centro, partendo dai suoi desideri, aspettative e bisogni, per costruire percorsi inclusivi che garantiscano pari opportunità, sostegni concreti e una migliore qualità della vita.
La Giornata di Formazione ha rappresentato un momento di grande valore per la comunità sorda e per tutte le persone con disabilità, offrendo un quadro aggiornato delle norme e degli strumenti che l’Italia sta adottando per dare piena attuazione alla Convenzione ONU.
La partecipazione del Consiglio Regionale ENS Sardegna testimonia l’impegno costante dell’ente nel promuovere informazione, consapevolezza e tutela dei diritti in ogni territorio.
Seneghe, 5 settembre - Cabudanne de sos poetas
- Dettagli
- Visite: 127
Venerdì 5 settembre, all’interno della rassegna Cabudanne de sos poetas a Seneghe, si è svolto un importante incontro promosso dall’Ente Nazionale Sordi, realtà fondamentale in Italia che da decenni lavora per difendere i diritti delle persone sorde e promuoverne l’inclusione sociale, culturale e lavorativa.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti, tra cui diversi componenti dei direttivi provinciali ENS. Per il Consiglio Regionale sono intervenuti il Cav. Sergio Cao e il Dott. Roberto Careddu, che hanno portato il loro contributo e sottolineato l’importanza di garantire piena accessibilità e protagonismo alle persone sorde.
L’ENS nasce con finalità ben precise: garantire pari opportunità, valorizzare la Lingua dei Segni Italiana e abbattere le barriere che ancora oggi limitano la partecipazione dei cittadini sordi alla vita comunitaria.
Si sente spesso parlare di accessibilità, ma troppo spesso la si intende solamente come un servizio tecnico. Quando si parla di accessibilità si pensa all’interpretariato LIS, ai sottotitoli, ai supporti tecnologici. Tutti strumenti fondamentali - certo - ma non sufficienti. L’inclusione non è solo la traduzione di un testo o di un contenuto, includere significa creare uno spazio in cui le persone sorde possano vivere da protagoniste la cultura, l’arte, gli eventi pubblici. E rendere accessibili gli eventi non vuol dire soltanto permettere al sordo di capire quello che si sta dicendo, ma di partecipare pienamente all’evento in modo che la sua presenza sia valida e completa.
Per questo immaginiamo eventi come quello di Seneghe, dove sul palco non ci sia soltanto un interprete, ma anche una persona sorda che porti la propria prospettiva. Creare uno “spotlight” sulla persona sorda vuol dire proprio questo: non relegarla al ruolo di spettatrice, ma renderla voce viva e indispensabile. E questo non aiuta soltanto i sordi, ma aiuta tutti noi. Perché la cultura appartiene a tutti e la cultura cresce e si arricchisce con le diversità: dare visibilità e protagonismo alle persone sorde significa arricchire tutti perché la società intera apre le porte a nuovi linguaggi, nuove forme di espressione, nuovi punti di vista e nuove sensibilità.
Un sentito ringraziamento va all’associazione Perda Sonadora per la collaborazione nell’organizzazione dell’evento, a Simonetta Ortu e Camilla Cubeddu per l’impegno e il lavoro svolto, e soprattutto a Sandra Erriu e Valentina Passarelli per la loro emozionante performance.
L’ENS continuerà a lavorare e a lottare affinché le persone sorde non siano considerate ospiti, ma parte integrante della comunità culturale e sociale italiana.
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
-
Click to open image!
Click to open image!
https://sardegna.ens.it/#sigProIdf069d0e719
A Cagliari si è svolto il corso di formazione per i siti web e montaggio video organizzato dall’Area TIAC
- Dettagli
- Visite: 227
Nei giorni 5-6 Dicembre a Cagliari si è tenuto un corso di formazione organizzato dall’Area TIAC coadiuvato dal Consigliere Direttivo ENS Geom. Marco Batresi ha portato i saluti e dato un resoconto istituzionale tramite piattaforma zoom e proiettato, per quanto impossibilitato ad essere presente fisicamente e rivolto ai responsabili del sito web per promuovere la buona prassi per la pubblicazione dei contenuti multimediali sul sito web.




