Il Consiglio Regionale dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) Sardegna ha partecipato, in data 10 novembre 2025, alla Consulta regionale per i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari convocata dall’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna.
Nel corso dell’incontro è stato comunicato che, per quanto riguarda l’attuazione del “Progetto di Vita” previsto dal D. Lgs. 62/2024, la Regione Sardegna ha avviato la fase di sperimentazione nella provincia di Sassari, individuata tra le 90 province campione a livello nazionale.
A tal fine, è stato avviato un articolato percorso di informazione e formazione degli operatori, che affronta le aree tematiche indicate dal decreto legislativo, attraverso una serie di incontri riconosciuti con crediti formativi. L’obiettivo del programma regionale è ambizioso: formare circa 1.600 operatori nell’arco del prossimo anno, garantendo competenze adeguate alla nuova prospettiva di presa in carico della persona con disabilità.
Numerosi e di grande interesse gli interventi che si sono susseguiti nel corso della Consulta.
Per il Consiglio Regionale ENS è intervenuto il dott. Roberto Careddu, che ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del percorso di attuazione del D. Lgs. 62/2024 e del DPCM 30/2025, sottolineando come questi provvedimenti rappresentino un passo concreto verso un modello centrato sulla persona, sulla valutazione multidimensionale e sulla costruzione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.
Il dott. Careddu ha inoltre ricordato che, nell’ottica dell’accomodamento ragionevole e della piena partecipazione delle persone con disabilità, è indispensabile che le istituzioni pubbliche e gli operatori socio-sanitari adottino misure efficaci per rimuovere le barriere comunicative e relazionali che ancora oggi ostacolano l’accesso ai diritti delle persone sorde.
L’ENS è impegnato da sempre nella promozione dell’inclusione sociale, culturale e lavorativa e nella diffusione della Lingua dei Segni Italiana (LIS), riconosciuta dalla Legge 130/2021 come strumento essenziale di partecipazione e uguaglianza. Tuttavia, le persone sorde continuano spesso a trovarsi in condizione di svantaggio comunicativo, soprattutto nell’interazione con i servizi sanitari, sociali e giudiziari, a causa della carenza di personale formato nella LIS e della mancanza di interpreti nei contesti istituzionali.
In quest’ottica, l’ENS ha proposto che la Regione Sardegna inserisca, nei piani formativi territoriali previsti dal DPCM 30/2025, moduli specifici dedicati alla conoscenza della LIS, rivolti agli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari, ai servizi sociali comunali e territoriali, nonché ai centri di valutazione multidimensionale introdotti dal D. Lgs. 62/2024.
Il Consiglio Regionale ENS Sardegna ha inoltre offerto la propria collaborazione tecnico-didattica per:
- la progettazione di corsi LIS di base e avanzati;
- la selezione e l’accreditamento di formatori qualificati;
- la sensibilizzazione degli operatori sull’approccio relazionale e culturale alla sordità;
- l’integrazione della formazione LIS nei percorsi di aggiornamento permanente del personale pubblico.
«Se vogliamo davvero migliorare la qualità dei servizi regionali -ha sottolineato Careddu- dobbiamo renderli accessibili, inclusivi e rispettosi della diversità comunicativa. Solo così il Progetto di Vita potrà realizzarsi pienamente per tutti, senza esclusioni.»
È inoltre intervenuto il Presidente Regionale ENS Cav. Sergio Cao, che ha evidenziato come il “Progetto di Vita” debba necessariamente partire dal pieno riconoscimento dello stato di sordità (Legge 381/70), inteso non come mera disabilità sensoriale, ma come condizione linguistica e culturale specifica, distinta da altre forme di disabilità.
Tale riconoscimento -ha sottolineato il Presidente- rappresenta il presupposto fondamentale per garantire una presa in carico realmente personalizzata e rispettosa dell’identità della persona sorda, nella prospettiva del modello biopsicosociale delineato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Desideriamo ringraziare sentitamente l’interprete LIS Simonetta Ortu, che con grande professionalità ha curato la traduzione in Lingua dei Segni Italiana dell’intera riunione, garantendo così la piena accessibilità e partecipazione delle persone sorde ai lavori della Consulta.
Il Consiglio Regionale ENS Sardegna auspica che questa fase sperimentale rappresenti l’inizio di un percorso virtuoso e duraturo, capace di tradursi in risultati concreti per la piena partecipazione delle persone sorde e di tutte le persone con disabilità nella vita sociale della nostra Regione.
