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Il 19 settembre scorso, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, si è svolta la Giornata di Formazione promossa dal Ministero per le Disabilità e dall’Ente Nazionale Sordi (ENS).

All’evento ha preso parte anche l’intero Consiglio Regionale ENS per la Sardegna, rappresentato dal presidente Cav. Sergio Cao e dai consiglieri Filippo Serra ed Efisio Vaccargiu.

Nel corso degli interventi è stato ricordato come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia, non introduca nuovi diritti, ma rafforzi quelli già riconosciuti, adattandoli alla condizione di disabilità. È stato sottolineato che Stati e soggetti privati hanno l’obbligo di rispettare e promuovere tali diritti, che assumono un valore superiore rispetto ad alcune norme nazionali, rafforzando così la tutela dei diritti umani.

Ampio spazio è stato dedicato all’analisi del quadro normativo italiano, che negli ultimi anni si è evoluto passando da un approccio assistenziale e biomedico a uno biopsicosociale. Questo cambiamento permette una valutazione multidimensionale e partecipativa della persona, finalizzata alla definizione di un progetto di vita personalizzato. La recente riforma del 2024 ha unificato le procedure di accertamento, distinguendo tra sostegno lieve, medio e intensivo a seconda delle necessità, e rafforzando il ruolo di istituzioni e autorità nel garantire inclusione e pari opportunità.

Un approfondimento specifico è stato dedicato al riconoscimento della condizione di sordità. La procedura si avvia su richiesta dell’interessato (o di un suo rappresentante) tramite certificato medico introduttivo. Segue la valutazione da parte di un’Unità di Valutazione di Base (UVB), che comprende l’intervista WHODAS 2.0 per analizzare la partecipazione e le funzioni quotidiane. Il certificato rilasciato ha validità illimitata e attesta il grado di disabilità, i sostegni necessari e i benefici connessi, tra cui agevolazioni fiscali e assistenza sanitaria.

È stato inoltre illustrato il concetto di accomodamento ragionevole, introdotto dalla Convenzione ONU e normato in Italia dal D.Lgs. 62/2024. Si tratta di misure personalizzate per garantire pari diritti alle persone con disabilità quando le regole standard non bastano. Gli adattamenti possono riguardare sia barriere permanenti (ad esempio architettoniche), sia ostacoli temporanei (come lavori stradali), purché non impongano oneri sproporzionati. La richiesta può essere presentata dalla persona con disabilità o dai suoi familiari/tutori, e deve sempre essere valutata in base a efficacia, adeguatezza e sostenibilità.

Infine, è stato presentato il concetto di progetto di vita, che segna un passo in avanti rispetto al precedente progetto individuale. Questo strumento mette la persona al centro, partendo dai suoi desideri, aspettative e bisogni, per costruire percorsi inclusivi che garantiscano pari opportunità, sostegni concreti e una migliore qualità della vita.

La Giornata di Formazione ha rappresentato un momento di grande valore per la comunità sorda e per tutte le persone con disabilità, offrendo un quadro aggiornato delle norme e degli strumenti che l’Italia sta adottando per dare piena attuazione alla Convenzione ONU.

La partecipazione del Consiglio Regionale ENS Sardegna testimonia l’impegno costante dell’ente nel promuovere informazione, consapevolezza e tutela dei diritti in ogni territorio.