L’incontro “Sguardi Indomiti: La Resistenza delle Donne con Disabilità: storia di violenza e rinascita”, tenutosi il 17 novembre al Grand Hotel President di Olbia, ha messo in luce l’urgenza di rendere pienamente accessibili i percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Le testimonianze delle relatrici e delle associazioni presenti hanno mostrato come le donne con disabilità vivano forme di discriminazione sovrapposte, che amplificano vulnerabilità e isolamento.
Tra queste, le donne sorde affrontano ostacoli specifici: difficoltà di comunicazione, mancanza di interpreti LIS nei servizi, scarsa accessibilità delle informazioni. Barriere che possono impedire di chiedere aiuto o riconoscere tempestivamente la violenza. Per questo l’accessibilità comunicativa rappresenta una vera forma di protezione: garantisce autonomia, consapevolezza e la possibilità di diventare protagoniste del proprio percorso di uscita dalla violenza.
Durante l’evento è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Regionale dell'ENS per la Sardegna, Cav. Sergio Cao, che ha ricordato l’importanza del protocollo firmato nel 2023 con i Centri Antiviolenza di Olbia e Oristano, un accordo che ha segnato un passo decisivo nel rendere i servizi più inclusivi e adeguati alle esigenze delle donne sorde. Il protocollo favorisce collaborazione, formazione e presenza strutturata di interpreti LIS, contribuendo a creare un sistema di tutela più equo ed efficace. Erano presenti anche i Presidenti della Sezione Provinciale ENS di Sassari, Ignazio Cao, e della Sezione Provinciale ENS di Oristano, Aldo Moreggio, la cui partecipazione ha sottolineato ulteriormente l’impegno dell’ENS nel promuovere accessibilità, tutela e pari diritti in tutto il territorio regionale.
L’incontro ha dunque ribadito che l’accessibilità non è un dettaglio tecnico ma un diritto fondamentale: solo abbattendo le barriere comunicative è possibile garantire protezione reale, sostegno qualificato e piena partecipazione alle donne sorde. Una condizione indispensabile per trasformare la violenza in un percorso di resistenza e rinascita.
