Venerdì 5 settembre, all’interno della rassegna Cabudanne de sos poetas a Seneghe, si è svolto un importante incontro promosso dall’Ente Nazionale Sordi, realtà fondamentale in Italia che da decenni lavora per difendere i diritti delle persone sorde e promuoverne l’inclusione sociale, culturale e lavorativa.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti, tra cui diversi componenti dei direttivi provinciali ENS. Per il Consiglio Regionale sono intervenuti il Cav. Sergio Cao e il Dott. Roberto Careddu, che hanno portato il loro contributo e sottolineato l’importanza di garantire piena accessibilità e protagonismo alle persone sorde.
L’ENS nasce con finalità ben precise: garantire pari opportunità, valorizzare la Lingua dei Segni Italiana e abbattere le barriere che ancora oggi limitano la partecipazione dei cittadini sordi alla vita comunitaria.
Si sente spesso parlare di accessibilità, ma troppo spesso la si intende solamente come un servizio tecnico. Quando si parla di accessibilità si pensa all’interpretariato LIS, ai sottotitoli, ai supporti tecnologici. Tutti strumenti fondamentali - certo - ma non sufficienti. L’inclusione non è solo la traduzione di un testo o di un contenuto, includere significa creare uno spazio in cui le persone sorde possano vivere da protagoniste la cultura, l’arte, gli eventi pubblici. E rendere accessibili gli eventi non vuol dire soltanto permettere al sordo di capire quello che si sta dicendo, ma di partecipare pienamente all’evento in modo che la sua presenza sia valida e completa.
Per questo immaginiamo eventi come quello di Seneghe, dove sul palco non ci sia soltanto un interprete, ma anche una persona sorda che porti la propria prospettiva. Creare uno “spotlight” sulla persona sorda vuol dire proprio questo: non relegarla al ruolo di spettatrice, ma renderla voce viva e indispensabile. E questo non aiuta soltanto i sordi, ma aiuta tutti noi. Perché la cultura appartiene a tutti e la cultura cresce e si arricchisce con le diversità: dare visibilità e protagonismo alle persone sorde significa arricchire tutti perché la società intera apre le porte a nuovi linguaggi, nuove forme di espressione, nuovi punti di vista e nuove sensibilità.
Un sentito ringraziamento va all’associazione Perda Sonadora per la collaborazione nell’organizzazione dell’evento, a Simonetta Ortu e Camilla Cubeddu per l’impegno e il lavoro svolto, e soprattutto a Sandra Erriu e Valentina Passarelli per la loro emozionante performance.
L’ENS continuerà a lavorare e a lottare affinché le persone sorde non siano considerate ospiti, ma parte integrante della comunità culturale e sociale italiana.
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https://sardegna.ens.it/chi-siamo/2-non-categorizzato/284-seneghe-5-settembre-cabudanne-de-sos-poetas#sigProIdf069d0e719